Monovarietale Piantone di Mogliano
Il Piantone di Mogliano è una varietà marchigiana diffusa principalmente nel Comune di Mogliano e nella provincia di Macerata
Il monovarietale Piantone di Mogliano è una varietà marchigiana diffusa principalmente nel Comune di Mogliano e nella provincia di Macerata, fino alle aree interne, ad altitudini fino ad oltre i 600 metri. È una pianta a limitata vigoria che si caratterizza per una buona resistenza al freddo e alla siccità. Ha una buona resa in olio e una produttività buona e costante. È una delle varietà inserite dalla Regione fra le cultivar a rischio erosione genetica.
Dal Piantone di Mogliano si ricava un olio dal fruttato medio/leggero, tendenzialmente dolce, molto fluido al palato, con evidenti note erbacee, sensazioni di mandorla e carciofo, sentori di amaro e piccante, più sensibili in caso di raccolta precoce. È un olio delicato con un buon contenuto in acido oleico e un elevato rapporto fra grassi insaturi/saturi. Era conosciuto e apprezzato già ai tempi dell’Impero Romano considerando che la Città Eterna si riforniva principalmente di olio “de la Marchia”.
È un olio color giallo oro, di media fluidità. Il nome “Piantone” lascerebbe supporre un albero di grandi dimensioni. In realtà è una pianta a bassa vigoria con un’alta resistenza al freddo e alla siccità. La nostra Azienda ha messo a dimora quasi 400 piante di Piantone di Mogliano in un nuovo oliveto a Montecarotto. Per la particolare forma della drupa questa oliva è chiamata anche “Limoncella”.
L’olio che si ottiene si presta bene per essere utilizzato a crudo e come esaltatore di pietanze delicate come pesce, carni bianche e minestre. Per gustare la sua espressività basta una fetta di pane caldo con un pizzico di sale. Le olive di Piantone di Mogliano hanno un nocciolo piccolo e hanno una polpa consistente. Si prestano quindi anche per un utilizzo come olive da tavola. Si mettono sotto sale per ottenere la strinatura, ma evitando che diventino raggrinzite. Al giusto punto di maturazione si mettono sott’olio per conservarne la fragranza, il delicato sapore di amaro e le gradevoli note fruttate.
Come si conserva
La regola vale per qualsiasi tipo di cultivar: va conservato in un luogo asciutto a temperatura non superiore a 18/20 gradi. Una volta aperta la confezione (lattina o bag in box) è opportuno travasare l’olio in contenitori più piccoli in modo che sia il meno possibile a contatto con l’ossigeno. Va protetto dalla luce (non usare bottiglie trasparenti), dall’aria e dal calore. L’olio assorbe gli odori quindi meglio non usare le oliere e chiudere sempre la bottiglia o la lattina. È importante sapere che la scadenza (18 mesi dall’imbottigliamento) è solo indicativa. Dopo tale data l’olio non diventa nocivo e quindi si può utilizzare senza alcun rischio per la salute Perde però l’intensità e la fragranza di profumi e sapori.
Il Frantoio
A San Marcello, al centro dell’oliveto, è stato costruito il frantoio aziendale, una struttura di quasi 300 metri quadrati. Oltre al frantoio (il locale dove avviene l’estrazione dell’olio) ci sono una sala per la defogliazione e…